
Traguardo in vista: un Milione di Donne e Bambini aiutati
Intervistiamo Ubaldo Camilotti, Lugino Corvetti e Giorgio Medici, referenti della Segreteria di Collegamento CAV che da anni cura le statistiche dell’attività dei Centri di Aiuto alla Vita in Italia, per scoprire una piacevole sorpresa e le difficoltà di un servizio sempre più prezioso.
– Conoscere l’andamento delle attività del Movimento e le caratteristiche dei nostri utenti è un servizio prezioso. Come è nata questa esigenza?
Quando nel 1982 , in occasione del 2° Convegno nazionale dei Centri di Aiuto alla Vita di Bologna, fu affidata al MpV ed al CAV di Padova la Segreteria Nazionale di Collegamento dei CAV (SNC) , il compito era sostanzialmente limitato al censimento dei CAV esistenti ed alla pubblicazione di un annuario con indirizzi e recapiti. Ma avendo da subito capito quanto rilevante fosse, anche dal solo punto di vista numerico , l’ attività del Volontariato per la Vita, si cercò di raccogliere – dai Cav allora operanti – i dati più significativi. Per tale raccoltala sono state distribuite in questi anni schede individuali, e la Scheda Riepilogativa Annuale (SRA). La prima SRA (che veniva pubblicata sull’Agenzia Trentadue del MpV ) fu distribuita per raccogliere i dati relativi al 1987 (allora risposero 79 CAV su 164 operanti).
Il 1° Rapporto sui dati raccolti fu quello relativo al 1990. A partire dal 1999 il Rapporto è divenuto un Dossier dal nome “Vita CAV” che, dal 2003, viene pubblicato anche nel sito del MpV Italiano.
– Quali sono le principali difficoltà, quelle superate e quelle ancora esistenti, nella rilevazione dei dati?
Il lavoro di raccolta e sintesi dei dati, inizialmente svolto in modo completamente manuale, era molto oneroso e comportava sia per i CAV che per la SNC notevole dispendio di tempo. Negli ultimi anni il lavoro è stato semplificato e reso più affidabile dall’introduzione dell’informatica.
Dal 1999 la SNC dispone di un programma (QUEST CAV) che permette, una volta inseriti i dati della SRA dei vari CAV, di stampare la Scheda riepilogativa di tutti i CAV che costituisce il documento fondamentale per elaborare il Dossier Vita CAV.
Per consentire ai CAV di caricare i dati su PC, e quindi di inviare alla SNC la scheda riepilogativa tramite e-mail eliminando o riducendo al minimo il lavoro di digitalizzazione da parte della SNC, a partire dal 31/3/2003 è stata messo a disposizione dei CAV un programma “ARCHIVIOCAV”, e dall’ 1/1/2008 un nuovo programma “ARCHIVIOCAV 2”, messo a punto per rispondere a precise richiesta avanzate dai CAV. Successivamente (dall’ 1/1/2013) è stata messa a disposizione la Scheda Riepilogativa in formato excel per il trasferimento dei dati da parte dei CAV che li raccolgono ancora manualmente. Sono inoltre allo studio interessanti novità che verranno presentate verosimilmente in occasione del prossimo Convegno CAV. Se usati correttamente, questi programmi ed il foglio excel, permettono di compilare la SRA che, se inviata per e-mail, viene elaborata direttamente dalla SNC con il programma QUEST CAV senza bisogno di digitalizzazioni.
Non smetteremo mai di insistere sulla necessità che la SRA sia controllata accuratamente prima del suo invio alla SNC e soprattutto di rispettare il termine stabilito per l’ invio dei dati per evitare ritardi nella pubblicazione del Dossier Vita CAV.
– Rispetto alle prime rilevazioni quali sono i cambiamenti e i trend più significativi?
Per quanto riguarda le rilevazioni, il dato più significativo è la riduzione del numero dei CAV che compilano manualmente la SRA. Dal 2010 al 2016 la % dei CAV che hanno raccolto i dati a mano è passata dal 74% al 16%. Siamo certi che l’ uso sistematico dei mezzi informatici da parte dei Volontari e Volontarie e soprattutto il coinvolgimento dei nostri bravissimi Giovani, particolarmente adatti a questo tipo di attività, farà sicuramente aumentare la percentuale (pari oggi al 60%) dei CAV che inviano i dati relativi alla loro attività.
– Stando ai dati disponibili oggi, cosa possiamo aspettarci per i prossimi anni?
Come riportato in Vita CAV 2016 si può stimare che dal 1975, anno di fondazione a Firenze del I° CAV, i Bambini nati grazie all’ aiuto dei CAV siano complessivamente oltre 190.000 e che siano state assistite circa 700.000 Donne (non solo Gestanti) , moltissime delle quali ospitate nella nostra rete di Case di accoglienza presenti in tutto il territorio nazionale.
Con gli incrementi registrati negli ultimi anni (10.000 Bambini nati e 50.000 Donne assistite ogni anno) è ragionevole prevedere che nel 2018, grazie all’ attività dei Centri e Servizi di aiuto alla Vita, si superi il 1.000.000 tra Bambini nati e Donne assistite. Questo numero non ha bisogno di commenti, ma solo di essere pubblicizzato a dimostrazione dell’ incredibile lavoro fatto, in poco più di 40 anni, dal Volontariato per la Vita non ostante i pochissimi mezzi a disposizione ed il pressoché totale silenzio dei mezzi di comunicazione.
Scarica il dossier VITACAV 2016
- Foto: Jan Kraus